-
Tiberini - Docg Vino Nobile di Montepulciano Vecchie VigneLeggi
Arrivi a Podere Le Caggiole a Montepulciano dai Tiberini, osservi le vigne a corpo unico, 14 ettari tutt’attorno al casale, il recinto dei cavalli, il laghetto e comprendi, mentre guardi il paesaggio incontaminato, di essere in un luogo autentico. Caggiole è anche una Pieve, altresì un’Uga (Unità geografica aggiuntiva).2025 -
Abbazia di Propezzano - Doc Trebbiano d’Abruzzo TAbLeggi
Un luogo sacro e mistico. L’Abbazia di Propezzano ha una lunga storia alle spalle: la sua fondazione, testimoniata dai primi decenni del 1000, risale nella sua forma originaria addirittura al 715, accompagnata anche da una leggenda su un miracolo propiziatorio (da cui il nome). Poi arrivarono i frati benedettini e dopo alcune vicissitudini i Savini comprarono nel 1870 il complesso. Paolo Savini de Strasser, mentre mi accompagna a camminare le vigne, con la fedele Zoe gioiosa border collie, 18 ettari a corpo unico su terreni argillosi e sassosi, narra la storia di questo gioiello architettonico.2025 -
Abbazia di Crapolla - Campania Igp Bianco SireoLeggi
Sospesi tra il mare azzurro della costiera sorrentina e il monte Faito, camminiamo le vigne, i giardini di erbe aromatiche, fra olivi, agrumeti e fiori, colpiti dalla Bellezza e da un senso di pace profonda. Siamo in località Crapolla: il luogo è magico, sembra che i benedettini lo avessero scelto nel XII secolo per costruire una grancia (una sorta di fattoria, con vigne, orti e altro, afferente all’abbazia madre di Vico Equense). Fulvio Alifano giunge in questo posto e se ne innamora perdutamente. Grande appassionato di vini, intuisce che questo paradiso è il luogo d’elezione per il suo sogno: produrre vino.2025 -
Laura De Vito - Docg Fiano di Avellino ArianièLeggi
Laura De Vito pensa per quasi dieci anni prima di avviare il suo progetto del cuore. Il vino è una tradizione di famiglia, il ricordo delle vendemmie e del vino fatto in casa insieme al padre e ai nonni è intenso e indelebile. I vigneti di circa 30 anni servivano per conferire uva, la cantina era già pronta nel 2009. Ma è solo dopo aver avuto la conferma che l’enologo Vincenzo Mercurio si sarebbe preso cura del progetto, che De Vito inizia nel 2018 a imbottigliare i suoi vini.2025 -
Masseria Cuturi - Doc Primitivo di Manduria Monte DiavoliLeggi
Sembra che il Primitivo di Manduria sia nato proprio qui, a Cuturi, grazie al matrimonio tra Tommaso Schiavoni Tafuri, della famiglia proprietaria della masseria seicentesca, e la contessina Bianca Sabini di Altamura che portò in dote al suo matrimonio nel 1881 delle barbatelle di Primitivo. Quando la famiglia Rossi Chauvenet arrivò nel 2008, s’innamorò subito di questo luogo fuori dal tempo, inondato di luce e protetto dai boschi. Infatti, appena giunta in questo sito ho percepito l’unicità e il fascino di questo paesaggio immerso nella natura, circondato da vigne, olivi, campi di grano, macchia mediterranea, con un lago e un bosco secolare dove cacciava Federico II.2025 -
Roeno - Doc Terradeiforti Enantio Pre-fillossera 1865 RiservaLeggi
Ci accompagna un senso di scoperta in questa terra di confine, dove il fiume Adige oltrepassa Trento per raggiungere Verona. Siamo nella Terradeiforti Doc, punteggiata di forti, una zona poco conosciuta ma di rara suggestione, via di collegamento nei secoli fra mondo mediterraneo e alpino. Il clima è quello della fascia prealpina e montana, con escursioni termiche e venti freschi che scendono dai monti. Rolando Fugatti comincia a vendere vino sfuso a Brentino Belluno negli anni Sessanta, poi nasce Roeno, le prime lettere del suo nome e poi un richiamo a enos.2025 -
Terre di Sovernaja - Docg Vernaccia di San Gimignano Viti SparseLeggi
Federico Montagnani, giovane e appassionato vignaiolo nella città turrita, ci accoglie con un sorriso contagioso nei luoghi un tempo conosciuti come Terre di Sovernaja. Pare di varcare la soglia della “contea tolkieniana”: qui orti, ulivi, 10 ettari di vigne (con un vitigno riscoperto e coltivato solo qua, il Verdacchio), zafferano, animali ed esseri viventi crescono in sintonia. Federico fin da piccolo segue il nonno Dino in vigna, che gli spiega le pratiche agricole tramandate di generazione in generazione, considerando che la famiglia fin dal 1685 è legata alla terra. Il nonno imbottigliò la prima Vernaccia di San Gimignano nel 1966, data di fondazione della Doc (poi prima Docg a bacca bianca nel 1993) e il nipote imbottiglia, dopo 51 anni nel 2017, la sua prima etichetta.2025 -
Il Palagione - Docg Vernaccia di San Gimignano Lyra
Dalla sommità della collina lo sguardo spazia sulla vallata fino alla “città delle quattordici torri”. Siamo a Il Palagione, accolti dal titolare Giorgio Comolli. Ci mostra le vigne tutt’intorno, a un’altitudine fra i 250 e i 350 metri, nella zona più a sud di San Gimignano su terreni argillosi con scheletro e sabbiolimosi. Comolli, milanese, inizia a cercare il luogo dove far vino in Toscana nel 1990. Cinque anni dopo trova questo podere abbandonato risalente al 1594, vicino al bosco come desiderava, e così lo compra. Inizia il restauro, l’impianto dei vigneti (i più vecchi risalgono al 1997) e la costruzione della cantina.