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Umbria. Spizzichi d’eccellenza enoica Seminario VeronelliLeggi
Istantanee di incontri e assaggi dedicate ad alcune realtà della zona, dalla penna di Alessandra Piubello, tra i curatori della Guida Veronelli 20242024 -
Sicilia orientale. Spizzichi d’eccellenza enoicaLeggi
Istantanee di incontri e assaggi dedicate ad alcune realtà della zona dalla penna di Alessandra Piubello, tra i curatori della Guida Veronelli 20242024 -
La longevità nei vini rossi e bianchiLeggi
Il Vino non è un prodotto che muore un poco ogni giorno, ma è una creatura che vive tutte le fasi dell’esistenza, dall’infanzia alla giovinezza, dalla maturità alla vecchiaia, in continua trasformazione. Il Vino è vivo, pulsa di vita propria e può dimostrare la fugacità del tempo umano capace com’è, in certi casi, di s dare i decenni e di avvicinarsi agli dei immortali.2023 -
Abruzzo. Una panoramica enoicaLeggi
L’Abruzzo può essere suddiviso in due zone: quella interna montuosa, che costituisce oltre il 65% dell’intero territorio regionale, e quella litoranea con l’ampia fascia collinare. I terreni calcareo-argillosi della parte collinare sono accarezzati dalle brezze provenienti dagli Appennini e dal mare.2021 -
Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Cerano 2019 PietrantonjLeggi
Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il secondo per l’Abruzzo.2021 -
Moscatello Passito Colline Pescaresi 2015 Secolo IXLeggi
Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il terzo per l’Abruzzo.2021 -
Spumante Dosaggio Zero 2015 FaraoneLeggi
Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il primo per l’Abruzzo.2021 -
Asprinio di Aversa Artellanum 2019 Masseria CampitoLeggi
Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il secondo per la Campania.2021 -
CAMPANIA. Una panoramica enoicaLeggi
La Campania si distende su più del 50% di super cie collinare, sul 30% di area montuosa, e sul grande sistema dei rilievi vulcanici pari a poco meno del 6% del territorio, rappresentato da quattro centri: Roccamon na, Ischia, Flegrei e Somma-Vesuvio, che, a dispetto della modesta incidenza territoriale, hanno profondamente plasmato i paesaggi, i suoli e gli ecosistemi dell’intera regione. L’annata 2019 ha visto svolgersi una vendemmia posticipata e ottimale.2021 -
Don Bosco Barbera Beneventano 2017 BoscoLeggi
Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il primo per la Campania.2021 -
Pietrafumante Caprettone Brut 2017 Casa SetaroLeggi
Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il terzo per la Campania.2021 -
Il Mongibello e i suoi vini vulcaniciLeggi
È il mistero del mito, la bocca dell’inferno, la fertilità delle falde ricche di biodiversità e di vigneti eroici. Etna alias Mongibello, come metafora cosmica dove il regno della vita e della morte si toccano. L’immaginario fantastico corre fra queste balze laviche dove si narra che approdarono l’astuto Ulisse che qui accecò il ciclope Polifemo, e poi il saggio Enea; dove fata Morgana accolse re Artù. Potenza e imprevedibilità del gigante, il più alto vulcano europeo, riconosciuto come patrimonio dell’Umanità nel 2013.2021 -
Trentino. Una panoramica enoicaLeggi
L’assonanza Trentino – Trentodoc Metodo Classico scatta immediata. La simbiosi tra clima alpino, altitudine e passione di enologi e vitivinicoltori trentini si è rivelata ideale per la produzione delle “bollicine”: questa intuizione va accreditata all’orgogliosamente trentino Giulio Ferrari, quando nel 1902 creò il primo metodo classico italiano. Non dimentichiamo che il Trentodoc è la prima Doc nata in Italia per il Metodo Classico e la seconda al mondo dopo la Champagne.2021 -
TRENTINO Vini d’Oro / 1Leggi
Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il primo per il Trentino.2021 -
TRENTINO Vini d’Oro / 2Leggi
Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il secondo per il Trentino.2021 -
TRENTINO Vini d’Oro / 3Leggi
Dalla Guida Veronelli 2021, tre vini scelti per ogni regione, tra i meno noti ma degni di essere narrati, assaggiati e portati alla pubblica veronelliana ribalta. Ecco il terzo per il Trentino.2021 -
Primitivo di Manduria Riserva Acini Spargoli 2015 - L'antico palmentoLeggi
Una piccola azienda familiare, condotta da Bruno Garofano, fratello di Severino, anche lui enologo di lunga esperienza. Nel 1998 acquista un palmento dei primi del Novecento nel centro di Manduria. È il momento di fermarsi e di dedicarsi alla nascita dei suoi vini, dopo tanti anni di consulenze.2021 -
Metiusco Salento Rosato 2019 - Vinicola PalamàLeggi
Cutrofiano, paesino del Leccese conosciuto per la lavorazione della terracotta e anche per essere la sede della Vinicola Palamà. I Palamà fondano l’azienda 84 anni fa e iniziano ad imbottigliare nel 1995. Michele, neppure trent’anni, terza generazione, guida il team familiare e quello tecnico esterno con passione.2021 -
Gioia del Colle Primitivo Riserva di Pietraventosa 2015 - PietraventosaLeggi
Pietra e vento: i due elementi fondanti dell’azienda di Marianna Annio. Vigne equidistanti dall’Adriatico e dallo Ionio, accarezzate dai venti provenienti da entrambi i mari, che faticano per far scendere le radici: a meno di un metro di profondità toccano la roccia viva.2021 -
PUGLIA. Una panoramica enoicaLeggi
Un territorio di forti contrasti. Sanguigna terra bagnata da due mari. Dominata da variopinti paesaggi luminosi, sferzati dal vento, percorsi da filari di vigne. Una collana costiera di più di ottocento chilometri e una geo-morfologia stratificata caratterizzata dall’assenza di veri e propri fiumi. Quattro le Docg, ventinove le Doc per una vitivinicoltura che presenta ancor oggi un plurisecolare sistema di allevamento ad alberello, che mantiene la sua capacità di tutelare la vite da climi tendenzialmente caldi e aridi.2021 -
Malvasia delle Lipari Passito 2015 - Punta AriaLeggi
Siamo nell’isola che porta il nome romano del dio del fuoco, con un camino ancora attivo a sbuffare vapori di zolfo. Vulcano richiama il giallo delle ginestre e l’oro giallo della Malvasia passita. A produrla qui, in condizioni di viticoltura eroica, Mauro Pollastri, figlio di Francangelo che a fine anni Novanta ebbe la visione, fra sterpaglie e rovi, del suo agriturismo.2021 -
Etna Rosso Arcuria 2018 - CalcagnoLeggi
Ricordo ancora la prima volta che vidi Franco e Giovanni Calcagno: occhi sinceri, mani callose, autentici vignaioli anche nell’aspetto, poco inclini al racconto.2021 -
Cerasuolo di Vittoria 2017 - Tenuta Valle delle FerleLeggi
Beata gioventù! Quella sì che è d’oro… in questi racconti «dorati» ci occupiamo di aziende e vini che stanno meno sotto i riflettori, ma che hanno storie luminose da condividere. Come quella di due ingegneri catanesi che a 30 anni si innamorano di contrada Valle delle Ferle, con le più vecchie vigne di frappato e nero d’Avola a Caltagirone – piantate negli anni Settanta -, con l’antico palmento del Settecento e gli ulivi centenari tutt’intorno.2021 -
SICILIA. Una panoramica enoicaLeggi
Testimone di 3000 anni di storia vinicola, la Sicilia racchiude un’inesauribile biodiversità varietale, con un alto numero di vitigni autoctoni ancora in parte inesplorati. Una terra che raccoglie diversità spiccate, in un mosaico vivace di cangiante varietà espressiva.2021 -
ROMAGNA. Piccola storia della rinascita del SangioveseLeggi
Romagna, un’area i cui confini geografici sono stati dibattuti per secoli senza mai arrivare a una definizione unanime. Lucio Gambi scrisse: «Romagnolità è in primo luogo uno stato d’animo, un’isola del sentimento, un modo di vedere e di comportarsi» e forse è proprio per questo che la Romagna è stata più spesso definita attraverso i comportamenti umani, come quel territorio in cui, chiedendo da bere, viene spontaneamente offerto vino e non acqua.2021